Distributori e politiche interne

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  1. Thethebabs
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    Carburanti: Quota 2,013 euro sulla rete ordinaria
    Come da previsioni, non accenna a diminuire la corsa dei prezzi dei carburanti. Solo mercoledì scorso la benzina aveva superato i 2 euro al litro presso i distributori della rete ordinaria, ma la settimana si apre con un ulteriore rincaro: in alcune regioni è stato toccato il nuovo record, pari a 2,013 euro. Il "primato" è stato registrato di nuovo in Toscana e Liguria, penalizzate ancora una volta dalle più pesanti addizionali regionali alle accise.
    I valori medi in Italia. La media nazionale dei prezzi praticati presso il "servito", nelle stazioni di servizio della rete stradale ordinaria, si attesta tra gli 1,914 euro della Esso e gli 1,924 euro di Ip e Total/Erg. I distributori "no-logo" si collocano invece a quota 1,824 euro. I prezzi del diesel spaziano tra 1,798 euro (Esso) e 1,809 (Ip), con le "no-logo" posizionate sul valore medio di 1,700 euro. La differenza tra queste ultime e gli altri marchi si assottiglia per quanto riguarda il Gpl, distribuito dalle "no-logo" al prezzo di 0,767 euro, contro gli 0,775 euro dell'Eni e gli 0,788 praticati dalla Q8.
     
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  2. Thethebabs
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    Benzina sopra due euro al litro. E in Francia si tagliano le accise. Mentre il prezzo alla pompa sale in tutta Europa (in Italia ha già superato i due euro al litro), il governo di Hollande ha annunciato una “modesta e “temporanea” riduzione dei carichi fiscali sui carburanti. Nulla del genere in vista in Italia.
    SUPERATA QUOTA DUE EURO -
    Fino a 2,008 euro al litro: questo è quanto si sono visti chiedere ieri alcuni automobilisti italiani. Il prezzo, rilevato da Quotidiano Energia, si riferisce alla “verde” in modalità servito e fuori dalle autostrade (dove, di solito, i prezzi sono mediamente ancor più salati). Tra le cause dell'aumento, il regime di cambio dell'euro (parte del petrolio si paga in dollari) e la fortissima pressione fiscale sui carburanti. Nel nostro paese, infatti, su ogni litro di verde “gravano” ben 0,728 euro di accise e 0,314 euro di iva.
    L'ULTIMO RINCARO - Sulle accise, in particolare, pesa l'ultimo rincaro: l'11 agosto, infatti, il governo ha aggiunto ulteriori 0,51 centesimi di euro (iva compresa) su ogni litro di benzina, al fine di finanziare le opere di ricostruzione dopo il terremoto in Emilia. In teoria, questa ultima “mazzata” dovrebbe essere temporanea e limitata al 31 dicembre 2012. Ma l'Italia non è nuova a operazioni provvisorie che diventano definitive: per restare sui carburanti, ad esempio, paghiamo ancora oggi accise “temporanee” per la Guerra in Abissinia del 1935, per l'alluvione di Firenze del 1966 o le missioni in Libano (1983) e in Bosnia (1996).
    MA IN FRANCIA TAGLIANO - A conti fatti, nel nostro paese il peso fiscale su un litro di benzina supera ormai l'euro e non si vedono segnali di una prossima diminuzione. Al contrario, in Francia, il governo Hollande ha annunciato che darà seguito alle promesse elettorali e ridurrà la pressione dello stato sui carburanti. Anche oltralpe, infatti, benché il costo industriale e la tassazione dei carburanti siano più bassi di quelli italiani, il prezzo alla pompa è già vicino ai due euro per un litro di benzina. Per questo, il primo ministro Jean-Marc Ayrault ha annunciato una “modesta” e “provvisoria” riduzione delle tasse sui carburanti, articolata come una riduzione dell'iva (attualmente, su benzina e gasolio è al 19,6%) e della tassa interna di consumo sui prodotti energetici. I dettagli verranno comunicati a giorni.
     
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  3. Thethebabs
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    La benzina vola a 2,013 euro al litro. Record raggiunto in alcune zone della Liguria e della Toscana. Al Nord i carburanti costano un po' meno, ma a causa dei continui rincari gli italiani nel 2012 spenderanno 768 euro l'anno in più.
    PREZZI ALLE STELLE -
    Gli italiani tornano a casa dalle ferie e si ritrovano a dover far fronte ai continui aumenti dei prezzi dei carburanti. La settimana scorsa in alcune zone la verde ha superato la fatidica soglia dei due euro (2,008 euro al litro), mentre oggi si registra un nuovo picco: in Liguria e Toscana, sulla rete ordinaria il prezzo al litro per la benzina ha raggiunto i 2,013 euro. Meglio non va per il gasolio che in alcuni distributori del Sud è arrivato a 1,850 euro al litro. Stando ai dati raccolti da Quotidiano energia, i prezzi medi nazionali si attestano su 1,924 euro al litro per la benzina, 1,809 per il gasolio e 0,778 per il Gpl. Come denunciano le associazioni Adusbef e Federconsumatori, per colpa del caro-benzina, gli automobilisti italiani nel 2012 spenderanno in media 768 euro in più in carburanti: colpa dei prezzi cresciuti di 35 centesimi al litro in un anno.
     
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  4. Thethebabs
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    Esselunga e Q8: Proroga per i buoni carburante
    È stata un vero successo l'iniziativa promossa da Esselunga e Q8 che offriva buoni carburante omaggio con la spesa al supermercato. Tanto che, per smaltire le lunghe code ai distributori, verificatesi soprattutto nella provincia di Varese, la Q8 stessa ha deciso di prolungare lo smaltimento di tali buoni, facendo slittare il termine di utilizzo dal 29 settembre al 13 ottobre.
    Regolamento. Per chi si fosse perso questa promozione, ricordiamo che fino al 12 settembre tutti i possessori di una carta Fidety di Esselunga hanno avuto l'opportunità di accaparrarsi un buono benzina del valore di 8 euro ogni 50 euro di spesa in uno dei punti vendita della catena. Un omaggio utilizzabile ogni 40 euro di rifornimento effettuato a una delle stazioni Q8 presenti sul territorio nazionale e aderenti al Programma StarQ8. Un'iniziativa accolta con grande partecipazione e relativi assalti sia ai supermercati sia ai distributori. Da qui la proroga per accontentare tutti i clienti. Ma non è tutto..
    Spesa, benzina, assicurazione auto. Il sodalizio tra Esselunga e Q8 si consolida anche con un'altra iniziativa e un altro partner: la Direct line. Acquistando una nuova polizza auto con la compagnia di assicurazione, infatti, è possibile ricevere in omaggio una carta prepagata SuperStar Q8 con 30 euro di credito carburante e fino a 1.800 Punti Fragola. Per maggiori informazioni, www.esselunga.it/directline.
     
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  5. Thethebabs
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    La Toscana elimina l'addizionale regionale
    Finalmente una buona notizia nel settore dei carburanti. Sebbene i prezzi rimangano su livelli elevati, chi abita in Toscana può tirare un (relativo) sospiro di sollievo. A decorrere da oggi, primo ottobre, infatti, la regione ha eliminato l'addizionale di cinque centesimi al litro sulla benzina, che toccava i 6,05 centesimi con l'Iva.
    Ora via le accise in tutta Italia. Non si tratta certo di una rivoluzione copernicana, sia chiaro, ma almeno qualcosa inizia a muoversi e soprattutto si spera che questa decisione possa innescare una reazione a catena anche nel resto del Paese. Non si sono fatte attendere, infatti, le reazioni politiche: "Bene ha fatto la Regione Toscana a eliminare l'addizionale regionale di 5 centesimi", ha affermato in una nota Antonio Lirosi, responsabile Consumatori e commercio del Partito Democratico. "Speriamo ora che il Governo accolga la richiesta del Pd e di tante associazioni, riducendo le accise a livello nazionale di almeno tre centesimi al litro utilizzando il maggiore incasso proveniente dall'Iva".
    Prezzi giù. La decisione della Toscana, intanto, ha avuto effetti benefici sulle quotazioni di tutto il Centro Italia. In quest'area, infatti, i prezzi medi sono in discesa, anche se la verde rimane ancora più cara rispetto al resto dello Stivale. Secondo il monitoraggio di Quotidiano Energia, quest'oggi in quest'area le punte massime si attestano a 1,976 euro al litro per la benzina e 1,835 per il gasolio; in salita il il Gpl a 0,854.
    Calma piatta a livello nazionale. Anche a livello nazionale i prezzi raccomandati sono sostanziamente fermi. La chiusura pressoché stabile dei mercati internazionali nella giornata di venerdì, infatti, ha evitato nuovi rincari dei carburanti ma, allo stesso tempo, non ha favorito un alcun passo indietro da parte delle principali compagnie. Quest'oggi i prezzi medi della benzina (in modalità servito) vanno da un minimo di 1,892 euro al litro dei distributori Eni a un massimo di 1,905 di Tamoil (no-logo in discesa a 1,753). Per il diesel si passa da 1,792 euro al litro ancora di Eni a 1,797 di IP (no-logo a 1,668). Il Gpl, infine, oscilla tra 0,801 di Esso e 0,818 di TotalErg (no-logo attorno a 0,796).
     
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  6. Thethebabs
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    In sensibile calo i consumi di benzina e gasolio. Rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, a settembre è stata venduto il 18,1% in meno di benzina e il 15,6% in meno di gasolio per automobili. È uno dei segnali della crisi. Gli introiti dello Stato da questi prodotti sono cresciuti del 15,6%.
    SETTEMBRE AL RALLENTATORE -
    Durante il mese di settembre in Italia sono state consumate 662 mila tonnellate di benzina e 1.867 tonnellate di gasolio, con una diminuzione rispettivamente del 18,2% e 15,6%. Da tenere conto però che quest’anno a settembre ci sono stati due giorni in meno per le consegne. A parità di giorni utili il calo rispetto al settembre del 2011 è del 9,9% per la benzina e del 6,4% per il gasolio.
    ANNO IN DISCESA - I consumi sono sensibilmente in diminuzione anche nell’arco dei nove mesi da gennaio a tutto settembre. In questo periodo sono state vendute 6,359 milioni di tonnellate di benzina e 17,304 mila tonnellate di gasolio, con un calo del 10,7% per la benzina e del 9,9% per il gasolio. I dati sono quelli diffusi dall’Unione petrolifera.
    ATTENTI AI VIAGGI - I consumi di carburante per le auto sono un indicatore economico molto rappresentativo e la contrazione che si sta verificando è un ulteriore segnale del peggioramento dell’economia. La riduzione delle attività crea una minor richiesta di trasporti, e quindi di carburante. Sul versante dei consumi privati, le minori disponibilità economiche e la propensione a non spendere si intrecciano con il forte aumento del prezzo dei carburanti, che è evidentemente induce a ridurre i viaggi e a limitare l’uso dell’automobile.
    IL PESO DEL PREZZO ALLA POMPA - Sempre secondo i dati dell’Unione etrolifera, il prezzo medio della benzina ad agosto era di 1,818 euro al litro, ciò mentre il prezzo del 2011 è di 1,555 euro, che anche a volerlo attualizzare non va oltre 1,603 euro. L’aumento è stato dunque del 13,8% per la benzina e del 18,5% per il gasolio. Un trend che ha portato i prezzi italiani a essere ben più alti di quelli praticati negli altri Paesi europei.
    MA LO STATO INCASSA LO STESSO - Che sia una situazione tutta sulle spalle dei cittadini è testimoniato dal dato diffuso dalla stessa Unione petrolifera sul gettito fiscale per lo Stato derivato da benzina e gasolio per autotrazione. Da gennaio a settembre le entrate da accise e Iva sui due carburanti sono state pari a 27,5 miliardi di euro, ossia 3,7 miliardi in più rispetto allo stesso periodo del 2011, pari a un aumento del 15,6%.
     
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  7. Alex147
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    Se continuano ad aumentare i prezzi è logico che le vendite diminuiscono!
     
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  8. Thethebabs
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    Benzina, diventerà permanente l’accisa per l’Emilia. Una delle più recenti tasse sui carburanti, quella per la ricostruzione post terremoto in Emilia, rimarrà: il governo aveva promesso che sarebbe durata solo sino a fine dicembre 2012.
    DUE CENTESIMI -
    Altro che tassa temporanea. Ricordate l’accisa sulla benzina (due centesimi di euro il litro, più Iva) per la ricostruzione post terremoto in Emilia? Il governo l’aveva introdotta il 30 maggio 2012, con la promessa che sarebbe durata sino a fine 2012. E, invece, diventerà permanente. Infatti, il disegno di legge stabilità renderà strutturali gli incrementi dell’imposta sui carburanti. Definitivo pure l’aumento di 0,42 centesimi il litro introdotto il 9 agosto scorso per finanziare il bonus fiscale a favore dei gestori delle stazioni di servizio. Totale, tre centesimi il litro (con Iva). Previsto quasi un miliardo di gettito l’anno prossimo e 800 milioni di euro a regime.
    INTANTO IN TOSCANA - Il 1° ottobre scorso, è scattata l'abolizione dell'accisa di 5 centesimi introdotta all'inizio dell'anno con legge regionale per far fronte agli impegni di spesa per l'emergenza del novembre 2011 in Lunigiana e all'Isola d'Elba. Proprio la Toscana è stata una delle regioni con la benzina più cara d’Italia (e d’Europa).
     
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  9. Alex147
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    Non se ne può più però........
     
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  10. Thethebabs
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    Si abbassano i prezzi dei carburanti in risposta al calo dei consumi. Tutte le fonti concordano nel registrare un certo ridimensionamento dei prezzi alla pompa di benzina e gasolio. Merito della situazione internazionale del settore ma anche della forte riduzione dei consumi, che si cerca di arginare appunto con prezzi meno pesanti.
    TREND POSITIVO -
    Il prezzo del petrolio in calo, la riduzione dei consumi dall’altro, stanno provocando una tendenza al ribasso dei prezzi dei carburanti alla pompa. Finalmente. L’altro giorno l’Eni ha abbassato il suo prezzo per la benzina di 2 centesimi al litro, e poco dopo anche le altre compagnia hanno preso analoghe decisioni. La tendenza virtuosa è confermata anche dal fatto che fino a pochi mesi fa, i rilevamenti sul territorio mettevano in luce circa 120 distributori che vendevano la benzina a oltre 2 euro al litro; ora ne sono rimaste poche unità. E calano prezzi in generale.
    PREZZI IN CALO PER TUTTI - Staffetta Quotidiana, che monitorizza giorno per giorno l’andamento del commercio dei prodotti petroliferi, l’altro giorno stimava il prezzo medio della benzina in 1,86 euro mentre il gasolio era a quota 1,79. Per la testata specializzata Quotidiano Energia il prezzo più conveniente è quello praticato dall’Eni, con 1,850 euro per un litro di benzina. Un poco più alti sono i prezzi delle altre compagnie, fino a un massimo di 1,864 euro della Q8. Ancora più positivo è il dato riportato dall’Unione petrolifera e dal Ministero per lo Sviluppo Economico, per i quali il prezzo medio nazionale della benzina, al 15 ottobre, era di 1,845 euro al litro. Da aggiungere che i distributori senza marchio fanno segnare un prezzo medio di 1,730 euro per litro di benzina. Quanto al gasolio il prezzo medio è di 1,750 euro/litro.
    MARGINI DI RIDUZIONE - Il leggero abbassamento dei prezzi praticato praticato, per le Compagnie non rappresenta né un sacrificio né un regalo agli automobilisti. Le ultime analisi del settore elaborate pochi giorni fa da Nomisma Energia, autorevole istituto di studi economici, hanno messo in evidenza un ampio margine di profitto per le compagnie. L’ultima analisi effettuata dall’istituto ha fissato in 1,77 euro il prezzo ottimale della benzina; questo sulla base del costo del greggio, del cambioo euro-dollaro , delle varie tasse e balzelli statali e ovviamente il margine per i vari operatori della filiera. In realtà il prezzo medio alla pompa lo stesso giorno era di 1,84 euro. Comunque sia, quello che più conta è che si tratta comunque di valori inferiori a quelli di un paio di mesi fa.
    RISPOSTA AI CONSUMI IN CALO - Le ragioni di questa tendenza dell’ndustria petrolifera sono diverse, ma tra di esse sicuramente pesa la volontà di recuperare un po’ dei consumi perduti, soprattutto per il forte aumento dei prezzi alla pompa. A settembre le statistiche dell’Unione Petrolifera hanno evidenziato un calo dei consumi del 14,8%, con la benzina scesa addirittura del 18,2%. Nei nove mesi da gennaio a settembre la contrazione del consumo di benzina è stata del 10,7%, quella del gasolio del 9,9%. E non si può non rilevare che questi ultimi numeri evidenziano come a settembre i consumi abbiano subito un ulteriore forte rallentamento rispetto ai mesi precedenti.
     
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  11. Alex147
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    Oh finalmente si sono decisi ad abbassare un pò i prezzi! Anche se 1,77€/l rimane comunque un prezzo un pò alto :rolleyes:
     
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  12. Thethebabs
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    Sarà una lieve consolazione... Boh...
     
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    poichè i boss dell'energia stanno rubando il recovery found aumentando i prezzi, come consumatori non ci resta che individuare i distributori con i prezzi un pò meno alti con le app e rifornirsi in massa colà...in alternativa andare in bici meglio se elettrica...
     
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252 replies since 13/9/2010, 20:49   7773 views
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