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Spettacolare uscita dalla macchina per un fortunatissimo automobilista
Come abbiamo già avuto modo di vedere in altri casi, le strade russe riservano spesso alcune sorprese. Resta sempre da chiedersi come sia possibile che al verificarsi di simili incidenti ci siano sempre telecamere pronte ad immortalare ogni singolo fotogramma, e l’unica spiegazione possibile è che la frequenza con cui accadono eventi del genere sia piuttosto alta. In questo video girato lungo una strada extraurbana ad alto scorrimento si nota un’auto blue che tenta di effettuare un sorpasso. A causa di un probabile contatto con la vettura appena superata, il guidatore perde il controllo e si ritrova nel bel mezzo di quella che potrebbe benissimo essere una scena di un film. L’auto si capotta varie volte per poi fermarsi su un fianco esattamente in mezzo alla strada. Le riprese sono state realizzate a bordo di un’altra vettura che stava percorrendo la stessa strada in senso opposto. Data la dinamica dell’incidente fa certamente piacere vedere che il conducente dell’auto capottata sia immediatamente uscito passando dal parabrezza ormai sfondato, apparentemente illeso ma sicuramente un po’ scosso. Le cose sarebbero potute andare in modo diverso e quello che sembra essere il set di un costoso blockbuster di Hollywood si sarebbe potuto trasformare in un tragico incubo. Non si conoscono le generalità del guidatore nè se abbia riportato alcune ferite in seguito all’accaduto, ma senza ombra di dubbio potrà considerarsi fortunato di essere in grado di raccontare quanto accaduto.. -
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Scooter con su cinque persone passa col rosso ad un incrocio: spettacolare carambola
Il video che potete trovare di seguito nell’articolo mostra le riprese di una telecamera per il controllo del traffico ad un incrocio molto affollato in Cina, per la precisione nella provincia orientale di Zhejiang. Come spesso accade anche in Italia, il guidatore di uno scooter vede che il passaggio è apparentemente sgombro e, nonostante il semaforo rosso glielo vieti, decide di attraversare ugualmente l’incrocio. Sfortunatamente per lui, ma soprattutto per gli altri quattro passeggeri che viaggiavano insieme al guidatore sullo scooter, proprio in quel momento esatto stava sopraggiungendo una berlina ad alta velocità. L’incidente, come potete vedere dalle immagini del filmato, è inevitabile: i cinque passeggeri dello scooter fanno una spettacolare, ma allo stesso tempo agghiacciante, carambola. Il guidatore della berlina Toyota nera non ha potuto fare nulla per evitare lo scooter, anche perchè comunque, in linea teorica, lui avendo il semaforo ancora giallo era del tutto convinto di avere strada libera e mai più avrebbe immaginato di trovarsi davanti un simile ostacolo. Secondo la polizia l’autista ha sbagliato dal canto suo a lanciarsi ad alta velocità nell’incrocio avendo il semaforo giallo, però logicamente la sua è una responsabilità solo minima a nostro avviso. I passeggeri dello scooter erano tutti di giovane età e probabilmente avevano deciso di fare una qualche bravata a viaggiare in cinque a bordo di una due ruote. L’impatto è stato molto forte però, fortunatamente, stando alle notizie riportate, i ragazzi dello scooter, pur avendo riportato lesioni abbastanza gravi di varia natura, non sono in pericolo di vita.
http://video.corriere.it/cina-5-una-moto-p...96-b3ccb09a7f99. -
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Calano gli incidenti con feriti. Nel 2011, in Italia, si sono verificati 205.000 incidenti stradali con lesioni a persone: un calo del 3% sul 2010.
BUONE NUOVE - Per ora è solo una stima preliminare dell’Istat, ma i dati definitivi non dovrebbero essere molto diversi: nel 2011, in Italia, si sono verificati 205.000 incidenti stradali con lesioni a persone, in calo del 3% sul 2010. Vittime e feriti rispettivamente a quota 3800 (-7,1%) e 292.000 (-3,5%).
OBIETTIVO MANCATO - Il calo del numero di morti, rispetto al 2001, è stato pari al 46,4%: quindi, l'obiettivo fissato dall'Unione europea nel Libro Bianco del 2001, che prevede la riduzione della mortalità del 50% entro il 2010, non è ancora stato raggiunto dall'Italia. E dopo le recenti polemiche sul numero degli incidenti, è bene ricordare che l’Istat prende in considerazione solo i sinistri con lesioni fisiche, cui è seguito l’intervento delle forze dell’ordine. Se si valutano tutti gli incidenti, il numero sale vertiginosamente: per dare un’idea, nel 2010, le assicurazioni parlavano di 1,7 milioni di sinistri, con 200.000 feriti.. -
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Incidenti e cappottamenti: video spettacolari dalla Russia
Non è la prima volta che possiamo vedere dei video di incidenti più o meno gravi dalla Russia. Non per generalizzare, ma in genere nell’Europa dell’est gli automobilisti hanno una guida tutt’altro che prudente e rispettosa del prossimo: infatti quando si vedono certi video di incidenti o incuranze da parte di chi è alla guida di un’auto in questi posti spesso ci si gela il sangue a pensare di affrontare anche noi queste strade, abituati ad una situazione ben differente. Proprio per restare in tema oggi vi proponiamo alcuni video che mostrano alcuni incidenti che sono avvenuti in Russia. Come sempre i filmati li potrete trovare nel seguito dell’articolo: in uno di questi potrete vedere addirittura un tir che, non sappiamo bene per quale ragione, non riesce a frenare in tempo e travolge una serie di automobili ferme al semaforo rosso. Probabilmente il conducente avrà avuto un colpo di sonno, oppure avrà avuto un problema all’impianto frenante del suo autoarticolato. Quello che resta è che si tratta di una situazione pericolosissima, che sicuramente nessuno di noi vorrebbe vivere in prima persona. Proseguendo, nel secondo video possiamo vedere le riprese di una telecamera posta sulla plancia di un’auto che viaggiava su di un’autostrada in Russia. In quel momento c’è una BMW X6 che si immette nella superstrada e, senza minimamente curarsi di guardare se ci fosse qualcuno dietro di lui, cambia corsia pericolosamente urtando una Lada Samara, che finisce in testacoda. La cosa più agghiacciante, oltre alla manovra da criminale, è che il conducente della BMW X6 dopo l’accaduto ha proseguito la sua corsa, senza nemmeno fermarsi a prestare soccorso agli occupanti della Lada o anche solo per verificare che fosse tutto a posto. Una scena simile la possiamo vedere anche nel terzo video, sempre ripreso grazie alla telecamera posta sulla plancia di un’auto. La vettura da cui vengono girate le riprese è la stessa che verrà poi coinvolta nell’incidente: mentre viaggiava su di un corso, sempre in Russia, si ritrova una Lada 110 appena uscita da un parcheggio proprio in mezzo alla strada. Inutile dire che l’impatto è stato inevitabile: anche in questo caso è evidente che il guidatore della Lada non abbia minimamente guardato se veniva qualcuno, si è semplicemente gettato nel traffico come un kamikaze. Più tranquillo, si fa per dire, il quarto ed ultimo video. Le riprese sono girate da una telecamera fissa che serve a monitorare il traffico in una rotonda. Un camion dell’immondizia, per la troppa velocità, si cappotta nell’affrontare la rotonda, riversando tutta la spazzatura sulla strada.
Video
Video
Video. -
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Incidente pazzesco in Russia ripreso dalla camera car
Giusto l’altro giorno vi ho riportato alcune testimonianze di scene di vita quotidiana sulle strade Russe. Non voglio sicuramente generalizzare perchè non è vero che tutti gli automobilisti russi guidino male, ma quello che appare dai filmati è che spesso ci sia un livello di attenzione e rispetto delle regole troppo basso, che sfocia spesso in gravi incidenti. Un’ennesima riprova arriva da questo nuovo filmato, che potete trovare come al solito nella continuazione dell’articolo, dove viene mostrato come da una piccola distrazione di un’automobilista abbia avuto origine un pericolosissimo incidente, che ha coinvolto ben due auto ed un pullman (pieno di passeggeri tra l’altro). Le immagini sono state riprese da una telecamera posta sulla plancia di una vettura che stava tentando di superare l’auto davanti a sè ed il pullman subito più avanti. Come si vede distintamente dalle immagini, il guidatore della Dacia Logan bordeaux che si trovava più avanti ha deciso di affrontare il sorpasso proprio nel preciso istante nel quale stava venendo sorpassata dall’auto blu dal quale vediamo le riprese. E’ evidente la distrazione del guidatore della Dacia, che molto probabilmente non ha guardato nello specchietto retrovisore prima di spostarsi per sorpassare. La Logan colpisce l’auto blu, che perde il controllo ed urta il pullman che finisce fuoristrada. Nel mentre anche la Logan esce di strada e l’auto blu da cui vediamo le riprese esce anche lei di strada, per poi ribaltarsi. Fortunatamente il conducente della vettura sembra stare bene. C’è da dire che forse l’auto blu si trovava nell’angolo cieco della Dacia Logan bordeaux, ma c’è anche da considerare che non si è spostata all’ultimo momento per sorpassare, quindi se avesse dato un’occhiata preventiva prima di superare avrebbe dovuto vederla. A questo punto non mi resta che lasciarvi al video.. -
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Meno morti sulle strade italiane. ACI e Istat hanno elaborato le prime stime sul 2011 in tema di incidenti. C’è una tendenza alla diminuzione, ma in Europa altri Paesi fanno meglio.
MIGLIORAMENTI - Nel 2011 i morti sulle strade sono stati 3.800, cioè il 7,1% in meno rispetto al 2010, quando furono 4.090. Diminuiti sono anche i feriti: 292 mila, pari al 3,5% in meno rispetto all’anno prima (331 mila nel 2010). Gli incidenti stradali sono stati 205 mila, anche questi calati (del 3%) sul 2010. Sono i dati - peraltro provvisori - comunicati qualche giorno fa dall’Aci e dall’Istat, frutto della ricerca preliminare compiuta attraverso i comandi di Polizia Stradale, Carabinieri ed enti locali.
COSTI SOCIALI - Oltre al prezzo altissimo in dolore e tragedie umane, gli incidenti stradali stanno diventando un problema sempre più pesante sotto il profilo dei costi sociali derivanti dai sinistri stradali. Il Centro studi della Commissione europea ha stimato in 53 miliardi il costo per la società degli incidenti stradali con conseguenze alle persone che si verificano in un anno (dato riferito al 2010). Come si vede sono cifre impressionanti che sollecitano un ulteriore sforzo e impegno per migliorare la situazione.
IN EUROPA - Rispetto agli altri Paesi europei l’Italia è in una posizione intermedia. Detto che l’abbattimento delle vittime della strada nel decennio è stato del 42,3%, analogo a quello medio europeo e non troppo lontano dagli obiettivi fissati nel 2001 dall’UE (riduzione del 50% dei morti per il 2010). Oltre a ciò l’indice di mortalità del nostro Paese è poco superiore di quello medio dei 27 Paesi dell’Unione, ma vi sono realtà dove le statistiche sono meno tragiche. I Paesi più virtuosi in proposito sono la Gran Bretagna, l’Olanda, la Svezia, la Danimarca, Malta, l'Irlanda e la Germania. La Francia è poco lontana dall’Italia.. -
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Pirati della strada: Un sito per vittime e testimoni degli incidenti
Pirati della strada Il sito www. vittimaetestimone.com nasce per mettere in contatto chi ha subito danni, fisici e materiali, in un incidente stradale con sconosciuti, datisi poi alla fuga, con gli eventuali testimoni.
Un sito che vuole essere soprattutto utile. Alle forze dell'ordine, alle istituzioni, alle assicurazioni e, soprattutto, a tutti i cittadini. Perché lo scopo di www.vittimaetestimone.com è mettere in contatto chi ha subito danni, fisici e materiali, in un incidente stradale con sconosciuti, datisi poi alla fuga, con gli eventuali testimoni.
Poche formalità. La procedura è semplice: l'interessato deve registrarsi (gratuitamente) sul sito e inserire le informazioni essenziali sull'accaduto, come data, luogo e orario. Al resto pensa il software, che incrocia i dati con quelli di avvenimenti già registrati e concomitanti, provvedendo, se lo si desidera, a stabilire un contatto via mail tra gli interessati. Il portale nasce da un'idea di cinque giovani fiorentini, che lo hanno già presentato, nella loro città, alle autorità e alle associazione delle vittime della strada.
Anche Onlus. "Il web è pieno di blog e di annunci di persone alla ricerca di eventuali testimoni degli incidenti di cui sono state vittime - spiega uno degli ideatori David Di Porro - ma mancava un anello in grado di congiungerli". Alle forze dell'ordine e alle pubbliche amministrazioni, invece, il sito può servire per identificare i punti a rischio ricorrente della viabilità per porvi rimedio. Insieme al sito è nata anche una Onlus, Vittima e testimone, che collaborerà con gli enti pubblici nel campo della sicurezza stradale.. -
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Stragi del sabato sera: la situazione migliora. L’Asaps ha compiuto uno studio sulle notizie di incidenti gravi che hanno coinvolto automobilisti con meno di 30 anni. Più della metà degli incidenti avviene per uscita di strada della vettura.
6 MESI DI INCIDENTI - Nelle notti del fine settimana da gennaio a giugno, sono stati 184 gli incidenti stradali gravi in cui almeno un conducente aveva fino a 30 di età. I morti sono stati 124 e i feriti 302. Dei morti, 30 avevano fino a 20 anni, 37 da 21 a 25 anni, 25 da 26 a 30 e 28 oltre 30 anni (ma coinvolte in un sinistro che vedeva protagonista un giovane sotto i 30 anni). Sono dati che emergono dalla ricerca compiuta dall’Osservatorio Asaps (Associazione amici della polizia stradale) sugli incidenti stradali del fine settimana.
FENOMENO SETTENTRIONALE - La maggior parte degli incidenti gravi si è verificata al nord, con 104 sinistri, pari al 56%: 26 in Lombardia; 27 in Emilia Romagna; 16 in Veneto; 17 nel Lazio e 12 in Toscana. Nel sud i sinistri sono stati 44, di cui 14 in Puglia e 10 in Sicilia. 88 incidenti (48%) sono avvenuti nelle strade extraurbane (statali e provinciali), 75 (41%) nelle strade urbane, 21 in autostrada (11%).
POCO ALCOL - Nel 52% degli incidenti, l’auto è uscita di strada senza che ci sia stata una collisione con altri veicoli: l’auto è sbandata per evidente errore di guida. Soltanto nel 10,3% degli incidenti è stata accertata l’ebbrezza da alcol o sostanze stupefacenti. L’Asaps ha effettuato la ricerca tenendo conto delle 16 ore notturne delle notti tra venerdì e sabato e tra sabato e domenica, cioè il periodo in cui secondo dati Istat si verifica il 45% della sinistrosità stradale notturna di tutta la settimana.
LA SITUAZIONE MIGLIORA - Secondo lo studio, il fenomeno degli incidenti dei giovanissimi nelle notti del fine settimana, pur ancora grave, è stato in parte ridimensionato. Le norme più severe e il contrasto all’alcol negli ultimi 5 anni hanno dato i loro frutti, ma si può e si deve migliorare. Come? Insistendo sistematicamente con controlli alcolemici e anti stupefacenti insieme a campagne di comunicazione mirate non solo al pubblico giovanile.. -
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Luglio il mese più “nero” per gli incidenti. L’ultimo week end di luglio vedrà il primo “grande esodo” delle vacanze, ed è bene ricordare che è proprio il settimo mese dell’anno il più infausto per il traffico e gli incidenti. Le statistiche peggiori sulle strade urbane.
PICCO DI TRAFFICO - Uno dei week end più “caldi” per la rete stradale e autostradale italiana si sta avvicinando. Con il fine settimana del 28 e 29 luglio inizia infatti il periodo di maggior presenza nelle località di soggiorno turistico, e il traffico vive uno dei suoi picchi più acuti. La società Autostrade ha segnalato con il “bollino nero” il sabato 4 agosto, ma certamente i giorni del 28 e 29 luglio non mancheranno di vedere anch’essi molto traffico. Del resto il mese di luglio è tradizionalmente quello più trafficato.
LUGLIO “NERO” - Il fenomeno è stato messo in evidenza dalla Guida alla Sicurezza Stradale del Viasat Group, società attiva nei servizi satellitari, che considera una serie di dati significativi sulla densità della circolazione e sull’incidentalità, così come proposti dal Rapporto ACI-Istat sul traffico, edizione 2012, riguardante l’anno 2010. Ebbene, dei 211.404 incidenti stradali verificatisi nel 2010, 21.272 si sono verificati in luglio (10%). Così come il mese con il maggior numero di morti sulle strade è stato luglio: 450 su un totale di 4.090. Teatro degli incidenti sono in prevalenza le strade urbane (15.815), seguite da quelle provinciali (2.138) e le autostrade (1.245).
MIGLIORAMENTI - È comunque giusto dire che la situazione complessivamente mostra dei miglioramenti. Così come nel 2010 ci fu una riduzione sul 2009 sia degli incidenti che dei morti (rispettivamente dell’1,9% e del 3,5%) anche nel 2011 c’è stata una contrazione dell’incidentalità. Dell’anno scorso esiste solo una cifra preliminare, frutto del primo abbozzo della nuova edizione dello studio ACI-Istat, ma già registra un calo delgi incidenti (205 mila) e dei morti sulla strada (3.800).. -
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Pirateria stradale, due morti e 22 feriti ogni settimana . Sale l’allarme per la pirateria stradale: nei primi sei mesi del 2012, registrati 461 episodi, con 57 vittime e 564 feriti.
CRONACHE RECENTI - Cresce il fenomeno dei pirati della strada, cioè degli automobilisti che fuggono dopo aver causato incidenti gravissimi: nel weekend appena trascorso, sono state ben tre le vittime in Italia (due ciclisti e un pedone). Un 36enne di Cornaredo (Milano), proprio poche ore fa, s’è costituito ammettendo di aver investito e ucciso un ciclista 79enne sulle strisce pedonali in via Gallarate, nel capoluogo lombardo. Stando ai dati Asaps (Amici Polstrada), nel primo semestre del 2012 gli episodi di pirateria stradale sono aumentati del 33%, con 461 incidenti, 57 decessi (+4%) e 564 feriti (+35%). Le vittime del 2012 sono già 74, con 17 morti dal 1° luglio al 5 agosto: un ritmo di due decessi e 22 feriti a settimana. Solo in un caso su quattro il pirata, quando viene rintracciato dalle forze dell’ordine, risulta positivo all’alcoltest: un dato però da prendere con le molle, perché accade spesso che, fra il momento dell’incidente e quello in cui scatta il controllo sul sangue del pirata, l’alcol sia ormai stato metabolizzato. Il 7% dei pirati è privo di Rc auto, fattore che spinge a fuggire per non incorrere in multe e nel sequestro del veicolo. E, nel 23% dei casi, il pirata è uno straniero extracomunitario, molto spesso in stato d’ebbrezza. Sale il numero di pirati-donna: 34 finora nel 2012, contro 21 nel 2011.
PATENTE, GIRO DI VITE - Per arginare il fenomeno, il legislatore aveva messo in cantiere l’introduzione del reato di omicidio stradale, simile all’omicidio volontario, quindi con pene molto più pesanti rispetto all’omicidio colposo (dovuto cioè a semplice negligenza) previsto oggi per chi guida in stato alterato e provoca incidenti con vittime. Ma, a oggi, non se ne è più fatto nulla. Invece, si mira a un allungamento del periodo di revoca della patente, che può arrivare a 15 anni nei casi più gravi.. -
Thethebabs.
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Incidenti gravi, in arrivo il ritiro patente per 15 anni. Primo sì alla mini-riforma del codice della strada: giro di vite per chi causa sinistri gravissimi. E multe scontate del 20% per chi paga subito.
PASSO AVANTI - Di regole più severe per chi causa incidenti gravi si parla già da un paio d’anni, ma solo ora è arrivato un primo sì alla mini-riforma del codice della strada, da parte della commissione Trasporti della Camera. Nel mirino, chi provoca un sinistro mortale: subirà il ritiro della patente, e per riaverla dovrà attendere cinque anni dall’accertamento del reato, ossia da quando la sentenza sarà passata in giudicato. La “sospensione” salirà a 15 anni se l’omicidio colposo (dovuto a imprudenza) avviene sotto l’effetto di alcol o droghe, o se non ci si ferma a prestare soccorso alla vittima: una regola per arginare il fenomeno della pirateria stradale. Oggi invece il ritiro massimo è di tre anni, e solo se il guidatore era in stato alterato. Accantonato per il momento l’omicidio stradale (cioè “quasi volontario”), che prevedeva pene molto più dure per i pirati: vedi qui.
RIDUZIONE - La seconda novità in arrivo è lo sconto del 20% per chi paga le multe entro cinque giorni dalla notifica: dal sesto al 60° giorno, l’importo resta invece intero. È un “premio” per l’automobilista che facilita il lavoro di gestione delle pratiche a carico delle amministrazioni. Le sanzioni potranno inoltre essere pagate col bancomat o con carte di credito; e la notifica potrà avvenire attraverso la posta elettronica certificata.. -
Alex147.
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Finalmente una legge severa su chi causa incidenti, alcuni se la cavavano con troppo poco . -
Thethebabs.
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Beh... Sperando lo applichino! Mi sa che qua son le pene più severe quelle prese più alla leggera e quelle che si fa di tutto pur di non applicarle. Staremo a vedere. . -
Thethebabs.
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Italia 2011, incidenti stradali in calo del 2,7%. L’anno scorso, sono stati registrati meno sinistri rispetto al 2010: ed è diminuito anche il numero di morti e feriti. Lo rivela l’ultimo “censimento” Istat sulla sicurezza stradale.
LEGGERO MIGLIORAMENTO - Più sicurezza sulle strade italiane. Nel 2011, rispetto al 2010, nel nostro paese gli incidenti (205.638) sono scesi del 2,7%, i morti (3860) del 5,6% e i feriti (292.019) del 3,5%: è quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Istat (che tiene però conto dei sinistri verbalizzati dalle forze dell’ordine: per rendere il quadro completo, andrebbero aggiunti anche quelli che non hanno richiesto l’intervento di vigili, polstrada o carabinieri).
OBIETTIVO MANCATO - Ogni giorno in Italia si verificano 563 incidenti stradali, che provocano la morte di 11 persone e il ferimento di altre 800. Rispetto all’obiettivo europeo 2010 (la riduzione della mortalità stradale del 50%), l’Italia non raggiunge il target nemmeno nel 2011, ma fa meglio della media europea (-44,5%): il nostro paese si colloca al 14° posto nella lista di quelli più virtuosi dell’Unione europea, con una riduzione del 45,6%. Meglio di noi, tra gli altri, Spagna (-62,7%), Irlanda (-54,7%) e Francia (-51,4%). Al nostro livello, il Regno Unito. Peggio, invece, Austria (-45,4%), Germania (-42,6%) e Belgio (-41,1%). Agosto è il mese in cui si registra il picco di mortalità, mentre il sabatoè il giorno con più decessi; le 18, infine, l’ora più critica. Di notte, si verificano meno incidenti ma più pericolosi, e i week-end sono fortemente a rischio. I giovani 20-24enni le principali vittime di incidenti mortali. È vero inoltre che il maggior numero di incidenti, morti e feriti si verifica sulle strade urbane, ma quelli più gravi avvengono sulle extraurbane.
MA LE ASSICURAZIONI… - I sinistri, almeno quelli verbalizzati, sono diminuiti del 22% in 10 anni: ma le tariffe Rc auto non hanno seguito lo stesso andamento. Anche perché le assicurazioni rispondono che, in totale, gli incidenti sono in realtà molto più numerosi: 3,1 milioni nel 2011, secondo i dati in possesso delle compagnie.. -
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prima
e dopo
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